L’ESAME DI MATURITÀ

di Enrico Cugnin

Riesce difficile, tra i tanti momenti trascorsi insieme, riuscire ad individuarne uno che possa risultare essere quello giusto da ricordare. Ci proverò riportandomi al periodo dell’esame di maturità sostenuto nell’anno scolastico 1978/1979, terza liceale sez. B Liceo Gianbattista Vico.
Finito l’anno scolastico iniziò la vera nostra preparazione! Fummo inviati, anche se non richiesti, per la preparazione della prova di Italiano, da una famosa professoressa dell’Istituto Mazzini, che abitava in uno splendido appartamento con ingresso di fianco Port’Alba.
Chi conosce la zona non immaginerebbe mai che, fra quei piccoli portoni, si possa accedere ad abitazioni con pano- rami sui tetti di Napoli, fino a raggiungere, con lo sguardo, il mare e l’isola di Capri.
Il problema nostro era che questo paradiso si trovava al quinto piano di un palazzo senza ascensore, che diventava un supplizio per noi, che, in pieno giugno ed alle tre del pomeriggio, scendevamo a piedi per i gradini Cacciottoli, ed attraverso Montesanto, arrivavamo a Piazza Dante! La professoressa ci assegnava un tema da svolgere, sulle più svariate tracce, e ci correggeva quelli fatti a casa!
Gli elaborati di Giancarlo erano perfetti, sia per le idee che per il modo di scrivere, e, la sua ammissione di voler fare il giornalista dopo la scuola, suscitò l’entusiasmo della professoressa, che, immediatamente, affermò che quella era la professione adatta per lui!

 

La sera prima dello svolgimento delle prove scritte, tanto per non essere smentiti, andammo al cinema, al mitico Italnapoli, di via Tasso, per un film di animazione di Bruno Bozetto! Passati i due giorni delle prove scritte, mancavano due settimane agli orali e, tra un pò di studio ed un pò di perdite di tempo, decidemmo, un pomeriggio, di chiamare il nostro membro interno per avere notizie sugli esiti della correzione degli scritti. La scelta fu che a chiamare dovesse essere Giancarlo, in migliori rapporti con lui; la conversazione telefonica fu quasi surreale perché Giancarlo, con grande soggezione, diceva “Pronto, professore sono Siani” ed il professore “Chi?” E questo per cinque minuti buoni! Ad identificazione avvenuta, ci fu anche la risposta ”Tutti benissimo!” Gli orali furono brillanti, ed arrivò il momento della pubblicazione dei risultati! Giancarlo era in campeggio alle Tremiti e toccò a me andare a visionarli! Scorro con lo sguardo i cd quadri, ed individuo il suo risultato 60/60! Se era veramente un esame di maturità, il suo voto era più che meritato, anche rispetto al profitto di tutta la sua carriera scolastica. La prima cosa da fare era farglielo sapere: decisi di comunicarlo immediatamente ai genitori a cui, probabilmente, avrebbe chiamato per avere notizie. Citofonai e rispose la Signora Maria Pia: “Signora hanno pubblicato i voti, Giancarlo ha avuto 60!” e lei di rimando “Aspetta prendo prima una sedia, poi, ripeti”. Insomma per la gioia aveva bisogno anche di un sostegno “materiale!”